Fava Tonka una spezia per aggiungere un tocco esotico ai cibi e donare una nota gourmand ai profumi

La Fava Tonka, il cui nome scientifico è Dipteryx odorata, è il seme del frutto di un albero tropicale della famiglia delle fabacee (leguminose)  originario del Sud America. Successivamente coltivato in Venezuela, Colombia, Amazzonia e Guyana. Si tratta di una spezia che consente di aggiungere un tocco esotico nella gastronomia e un impronta gourmand nel mondo della profumeria.

• L’arrivo in Europa della fava tonka

La storia racconta che nel 1772 l’esploratore francese Louis-Antoine de Bougainville durante una delle sue spedizioni, visitò Tahiti, dove scoprì l’esistenza della fava tonka. Profondamente affascinato dal suo aroma e dalle sue proprietà, portò alcuni semi in Francia, dove divennero subito molto popolari tra i profumieri e i cuochi dell’epoca.

• Profumo in cucina

L’utilizzo della Fava Tonka a tavola consente di aromatizzare le vivande donando al gusto una particolarissima combinazione. Un particolare mix tra vaniglia, noce moscata e chiodi di garofano. La fava tonka si trova in commercio essiccata, stante il suo sapore vanigliato spesso viene usata come succedaneo della costosissima vaniglia. Si usa grattugiata, come la noce moscata, in piccolissime dosi per l’elevato contenuto di cumarine. Per preservarne l’aroma si suggerisce di unirla all’ultimo momento.

• Abbinamenti

Ottima è l’unione al cioccolato e l’utilizzo nelle creme al latte, nei budini, nella creme brulé, nella panna cotta e nei gelati. Gradevolissima la sua nota nelle praline e nelle creme per farcire torte alle mandorle. In Sud America i semi vengono trasformati in una pasta che è aggiunta al latte per ottenere una bevanda dolce. Notevole in abbinamento con piatti salati come ad esempio la zucca. Da provare una spolverata nella zuppa di zucca e nell’insalata verde con fiori eduli. Le note aromatiche ne suggeriscono l’impiego anche nei cocktail, specie se includono whisky e cognac.

• Dalla tavola alla profumeria

ll suo odore molto fresco e il suo particolare aroma ne fanno, inoltre, uno dei componenti di base per la composizione di eccellenti profumi. Il primo ad utilizzarla in profumeria fu Paul Parquet, naso della casa profumiera Houbigant, che nel 1882 creò Fougère Royal. Profumo passato alla storia come il primo profumo  fougère, nome di fantasia della profumeria, che indica un accordo, allora, molto utilizzato per creare fragranze maschili. Il profumo prevedeva un accordo con fava tonka, geranio, vetiver, lavanda e muschio di quercia. Negli ultimi anni, la fava tonka ha guadagnato una crescente popolarità nell’industria dei profumi, grazie all’interesse crescente per gli ingredienti naturali e sostenibili.

• Qualche profumo da provare

Tra i numerosi profumi che oggi prevedono l’uso della fava tonka vi suggerisco Gucci Guilty Elixir de Parfum pour Femme. Una fragranza ambrata-fiorita le cui note di testa sono violetta, mandorla e bergamotto. Le note di cuore sono rosa e osmanto. Mentre quelle di base sono fava tonka, patchouli e vaniglia.
Particolare anche Lost Cherry di Tom Ford, deliziosa fragranza unisex con accordi ambrati e gourmand. Mandorla amara, ciliegia nera e liquore Cherry costituiscono le note di testa. Tra le principali note di cuore: amarena, prugna, rosa turca e gelsomino sambac. Intense e speziate le note di base: vaniglia, fava tonka, cannella, balsamo del Perù, benzoino, sandalo, chiodi di garofano, legno di cedro, patchouli e vetiver.

Oltre all’iconico Shalimar la casa Guerlain dedica a questo fantastico ingrediente il profumo Tonka Imperiale, della collezione l’Art & La Matière. Si tratta di un accordo che ci lascia stupefatti per il connubio tra tonka e rosmarino. Una fragranza ambrata legnosa in cui la fava tonka rivela le sue sfaccettature più sublimi, al contempo mandorlate, poudré, vanigliate, legnose, mielate e balsamiche. Da non dimenticare la presenza della Tonka in Angel di Thierry Mugler, il primo profumo gourmand, e Dior Homme Intense